Telecom Italia Mobile ha raddoppiato il costo dei brevi messaggi di testo inviati verso l’estero; da ieri inviare un messaggio dall’Italia verso un Paese estero costa 30 centesimi di euro, il doppio rispetto al vecchio prezzo (15 centesimi di euro) mentre gli SMS di notifica continueranno ad essere tariffati a 15 centesimi di euro.
Una mossa che potrebbe essere replicata dagli altri gestori di telefonia mobile, Vodafone, Wind e Tre, perché la loro strategia è di allineare i prezzi per gli SMS. Un modo di fare che ha portato ad un aumento delle tariffe per gli SMS nazionali da 10 centesimi di euro a 15 centesimi e ad un aumento anche del 100%, nel mese di febbraio 2005, dei prezzi delle chiamate e degli sms mandati in roaming internazionale.
Interessante notare però che dallo stesso giorno in cui Tim ha deciso di alzare i prezzi per gli SMS inviati all’estero, si sia affacciata sulla scena la nuova promozione “TIM Giramondo Ricarica”, attivabile dal 4 aprile al 30 giugno 2005 e dedicata a tutti i clienti Tim GSM Ricaricabili che permette di acquistare un bonus da utilizzare, entro 30 giorni dall’attivazione, per il traffico voce ed SMS effettuato in roaming internazionale.
Non appare dunque difficile comprendere perché i privati sono sempre più scontenti delle tariffe telefoniche. Un’insoddisfazione che non accenna a diminuire soprattutto se confrontata con la situazione all’estero, se è vero che in Italia si riscontra il livello di tassazione più alto (il 20% di IVA rispetto al 16,8 % degli altri paesi), al quale va aggiunta la tassa di concessione governativa mensile.