fonte: attivissimo.net
Si può davvero farsi rimborsare un Windows non utilizzato? La risposta è sì, anche in Italia si può (o perlomeno si è potuto), ma con molta fatica: io l’ho fatto, e a quanto pare sono stato il primo in Italia a riuscirci. Poi vi racconto la mia storia personale, ma prima ci vuole lo spiegone generale.
Molti contratti di licenza di Windows prevedono esplicitamente una clausola poco pubblicizzata che consente di farsi rimborsare il costo di Windows preinstallato, a patto di decidere subito di non voler usare quel Windows. La clausola, presente un tempo in tutti i contratti del software preinstallato Microsoft, è però in via di estinzione per motivi che lascio a voi intuire.
La clausola di rimborso, se presente, ha consentito ad alcuni utenti che l’hanno fatta valere di risparmiare fino a mezzo milione di lire (circa 260 euro).
Tuttavia è estremamente difficile ottenere questo rimborso. Se volete acquistare un computer sul quale non intendete usare Windows, vi conviene di gran lunga:
- comperarne uno con Windows preinstallato e cancellarlo, ingoiando il rospo di pagare un prodotto che non vi serve e non avete richiesto;
- comperarlo da chi vende PC privi di sistema operativo;
- acquistare i singoli componenti e fabbricarvi da voi il PC su misura, oppure rivolgervi agli assemblatori, che lo realizzano per voi;
- comperarlo di seconda mano;
- comperare un computer Apple.
Se state considerando la seconda ipotesi, tenete presente che a causa del controllo sostanzialmente monopolistico del mercato esercitato da Microsoft è quasi impossibile acquistare un PC senza Windows. Questo è un danno non soltanto per chi desidera usare sistemi operativi alternativi (Linux, BeOS, OS/2), ma anche per chi usa Windows, se già ne possiede una licenza trasferibile (attenzione: non tutte le licenze di Windows sono trasferibili)
Si è insomma obbligati a pagare un prodotto anche se non lo si usa e non lo si vuole, e persino se lo si possiede già. E’ per questo che molti usano il termine “tassa Microsoft” per definire quest’obbligo.