953 Mbps. È questa l’incredibile velocità di trasferimento raggiunta da un esperimento americano e olandese. Un risultato, pari a 3.500 volte la velocità di una tipica connessione domestica a banda larga, che costituisce il nuovo record registrato nell’ambito della competizione Land Speed organizzata dal progetto Internet2. Per farsi un’idea dei valori in campo basti considerare che, a questa velocità, sarebbe possibile scaricare il contenuto di due DVD di due ore ciascuno in meno di un minuto.
Tanta grazia ha un prezzo: 2,2 milioni di dollari. Eppure, secondo gli scienziati che l’hanno organizzato, non si tratta di una cifra tanto esorbitante, considerando da un lato che molte grandi aziende possono coprirla, dall’altro che 953 Mbps è una capacità di trasferimento superflua per la maggior parte delle attività.
Il campo di applicazione dell’Internet superveloce riguarda infatti, per ora, soltanto determinate nicchie, in primo luogo la ricerca scientifica. Entro due anni, prevede il professor Les Cottrell, dello SLAC, i risultati delle odierne sperimentazioni potranno essere applicati ai laboratori di fisica delle particelle, che potranno scambiarsi dati in tempo reale senza aver bisogno di trasportare enormi carichi tramite gli aerei. «I più grandi esperimenti di fisica nucleare», ha spiegato Harvey Newman, professore di Fisica al Caltech, «già oggi hanno a che fare con archivi di dati che nell’ordine di un petabyte, e ci aspettiamo che queste cifre crescano con un fattore 1000 nel prossimo decennio».
I pacchetti di dati, per complessivi 6,7 GB, sono stati trasmessi lungo una rete di 10.978 chilometri tra la California e Amsterdam, passando per Chicago. Tutti i server coinvolti montano sistemi operativi GNU/Linux: Debian ad Amsterdam, RedHat in California. Le tecnologie di networking necessarie per l’impresa sono state fornite da varie aziende, tra le quali Level 3 Communications e Cisco Systems, con la collaborazione di personale del CERN di Ginevra.